Coventina, divinità dell'acqua

Coventina era una divinità dell'acqua, alla quale venivano attribuite capacità guaritrici. Essa era probabilmente una divinità locale, fatta propria dai legionari romani di stanza in Britannia. Il suo culto era localizzato lungo il Vallo di Adriano presso una sorgente in prossimità del forte di Brocolitia, la moderna Carrawburgh, a breve distanza anche dal tempio di Mitra, altra divinità, di origine orientale, il cui culto era molto diffuso tra i legionari.

Secondo John Clayton, che intraprese lo scavo del sito nel 1876, la fondazione del luogo di culto a Brocolitia è da attribuire a ufficiali romani della coorte dei Batavi (ausiliari che presidiavano il forte di Brocolitia, provenienti dall'odierna Olanda), i quali avevano lasciato una terra ove il sole splende quotidianamente e ove sorgenti e acqua corrente erano oggetto di adorazione. Il sito comprendeva anche un pozzo ed un muro attualmente non più visibili. Le ipotesi più probabili lo farebbero quindi risalire ad un'epoca appena seguente alla costruzione del Vallo di Adriano (oltre il 128 d.C.). Gli scavi hanno permesso di rinvenire una ingente quantità di monete, anelli e monili, molti oggetti di uso quotidiano e alcuni altari, doni votivi che testimoniano l'importanza del culto; era un luogo frequentato da fedeli praticanti riti propiziatori, anche per invocare la fertilità ed un parto sicuro. 

Nome e figura di questo spirito dell'acqua emergono dalle scritte incise sugli pietre altari rinvenuti Talvolta veniva raffigurata come una ninfa seminuda e sdraiata in mezzo all'acqua. Il suo culto non era comunque esclusivo della Britannia: ci sono prove che vi fossero devoti anche nella Spagna nord-occidentale e a Narbonne nella Gallia meridionale. 

Alcuni degli altari rinvenuti sono conservati nell'attuale museo di Chesters (Clayton Collection), anch'esso fondato da John Clayton e compreso nel sito del forte di Cilurnum, che egli ereditò nel 1832.

Questo altare rappresenta Coventina adagiata su una foglia di una ninfea; nella mano destra sorregge una pianta acquatica mentre nella sinistra una coppa. L'iscrizione è la seguente:
DEAE 
COVVENTINAE
T  D  COSCONIA
NVS  PR  COH
I  BAT  L  M
...ovvero: alla dea Coventina Titus Domitius prefetto della prima coorte dei Batavi.

In  questo altro altare conservato nel medesimo museo sono rappresentate tre ninfe acquatiche, ancelle della divinità, ognuna delle quali sorregge una coppa e versa acqua da una brocca.

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